È il primo pasto della giornata, quello che interrompe il digiuno notturno. Ma la colazione, da un punto di vista nutrizionale, è davvero benefica? Lo è, perchè si tratta di dare al corpo l’energia di cui ha bisogno e soprattutto sull’osservazione che coloro che saltano questo pasto, sono persone a maggiore rischio di obesità e diabete mellito di tipo 2.
Migliora le performance cognitive sia per quanto riguarda l’apprendimento sia per l’attenzione e contribuisce al corretto susseguirsi dei ritmi fame-sazietà durante la giornata.
Una buona prima colazione dovrebbe fornire circa il 20 per cento delle calorie che occorrono in una giornata. Anche il 15 o il 25 per cento può andare bene. Spesso si ha l’impressione che sia facile superare questo tetto, ma non è così. Per fare un esempio di una tipica colazione, per un fabbisogno medio di 2000 kcal (per un bambino sotto i 9-10 anni saranno di meno) occorre raggiungere le 300-400 kcal.
Tradotte in alimenti una tazza di latte intero da 200 ml, 30 grammi di cereali e una mela arrivano a mala pena a 300 kcal. La medesima tazza di latte con pane e crema spalmabile al cioccolato, cui aggiungere un’aranciata (non bevanda zuccherata, ma una spremuta salutare di arance), arrivano a 350 kcal.
Non c’è un orario ben preciso, ma possiamo dire che occorre farla prima di cominciare con le normali attività della giornata, siano esse scolastiche o lavorative. Una delle scuse per il salto della colazione, con la quale gli adulti mascherano la mancanza di voglia di farla, consiste nel non aver tempo.
Basta alzarsi dieci minuti prima. Sarebbe importante, anche se piuttosto infrequente nella nostra società (se non in vacanza), fare colazione insieme con i figli. È bene che i genitori, trasformino il tempo della prima colazione in una coccola verso i figli e in uno dei momenti più importanti della giornata.
Parecchie ore, almeno tre, ma nelle nostre abitudini sono di più. Per questo occorre rinforzare a metà mattina con uno spuntino non troppo consistente, come ad esempio un frutto.
È importante che la colazione non sia solo dolce, non sia fatta di solo zucchero ma anche di una semplice fetta di pane con la marmellata, colazione efficace e proteica: insieme aumentano il senso di sazietà. Va bene quindi il latte, ma anche formaggio, uova, aringhe.
Occorre fare particolare attenzione al fatto che mentre pane, biscotti e cereali possiamo permetterceli tutti i giorni, salumi, pesce salato e uova devono essere consumati alternando il più possibile le fonti.
Questo per evitare il troppo sale, il troppo salume, il troppo uovo.
No. O meglio non esattamente. Però una buona prima colazione come quella descritta sopra, che dia sazietà e gratificazione influirà non sulla qualità delle successive scelte, ma sia sulla quantità che sull’impatto glicemico di queste.
Non esiste una colazione più o meno adatta, ma un primo pasto della giornata che rispetti la quantità di energia necessaria a ognuno di noi. Anche per i bambini vale la regola che la colazione debba fornire il 20 per cento delle calorie giornaliere. Può essere concessa una deroga per casi particolari: chi fa attività fisica prima di andare al lavoro, chi la mattina proprio non ce la fa a ingoiare nulla che sia più di un caffè, chi va di corsa, purché non sia un individuo in età scolastica, può bere un caffè e mangiare un biscotto o una qualsiasi cosa poco impegnativa prima di uscire di casa.
Certo. Ma si può rimediare consumando successivamente una colazione “vera” entro la metà della mattinata. In questo modo invece di fare una colazione del 15-20 per cento più uno spuntino che ricopra un cinque per cento delle calorie giornaliere si inverte lo spuntino con la colazione. Precisando che si tratta di casi eccezionali e che è sempre meglio fare una buona colazione, seduti a tavola e con calma: se l’alternativa è arrivare a digiuno fino a pranzo è comunque meglio posticipare la colazione